Celiachia, esami e diagnosi - Laboratorio Analisi Ars Sana

Cos’è la celiachia?

La celiachia è una malattia autoimmune del sistema digestivo, caratterizzata da una inappropriata risposta immune alle proteine provenienti dalla dieta (glutine e gliadina) presenti nel grano, segale e orzo.

Questa risposta immunitaria anomala determina infiammazione che danneggia il rivestimento dell’intestino tenue ed i villi della mucosa intestinale. La maggior parte dei soggetti con celiachia produce autoanticorpi che distruggono i villi intestinali. Il danneggiamento o la distruzione dei villi si riflette nella ridotta capacità dell’organismo di assorbire nutrienti, vitamine, minerali e liquidi.

Quali sono i sintomi della celiachia?

Nonostante negli ultimi anni la maggiore sensibilizzazione dei medici e degli operatori sanitari abbia permesso un aumento delle diagnosi di celiachia, si stima che questa malattia sia ancora sotto-diagnosticata. In parte questo è dovuto all’aspecificità dei sintomi correlati: gli stessi sintomi possono essere presenti in una varietà di altre condizioni, comprese le allergie alimentari, con conseguente assenza o ritardo nella diagnosi.

Esempi di segni e sintomi comuni nei pazienti con celiachia includono:

➡️Dolore addominale e gonfiore;

➡️Diarrea cronica o costipazione;

➡️Vomito;

➡️Perdita di peso inspiegabile;

➡️Anemia sideropenica non responsiva all’assunzione di integratori di ferro;

➡️Sanguinamento ed ecchimosi frequenti;

➡️Dolore osseo e articolare;

➡️Astenia e debolezza;

➡️Difficoltà nella concentrazione;

➡️Ulcere nella mucosa orale;

➡️Difetti nello smalto dei denti;

➡️Osteoporosi;

➡️Infertilità.

Esami e diagnosi

La diagnosi di celiachia può essere difficoltosa poiché i segni ed i sintomi possono essere molteplici e variare nel tempo. Solitamente, la diagnosi viene stabilita valutando i segni ed i sintomi contestualmente ai risultati degli esami che contribuiscono a confermare la diagnosi o ad escludere altre condizioni.

Le fasi iniziali per la diagnosi di celiachia riguardano la ricerca degli autoanticorpi responsabili della malattia. La misura degli autoanticorpi è necessaria, oltre che per la diagnosi di soggetti sintomatici, anche per lo screening dei familiari della persona affetta.

Il test rileva due differenti classi di autoanticorpi, le IgA e le IgG, coinvolte nella patogenesi della malattia.

✔️Le IgA sono le immunoglobuline maggiormente rappresentate nelle secrezioni gastrointestinali. Il test per gli autoanticorpo anti-IgA è maggiormente specifico per la celiachia. Tuttavia, circa il 2-3% delle persone con malattia celiaca presenta una carenza delle IgA, che può comportare un risultato falsamente negativo del test.

✔️Il test delle immunoglobuline G (IgG) viene prescritto soltanto nei pazienti con carenza delle IgA, in quanto meno specifico rispetto al test per le IgA.

I test sierologici più comuni per la diagnosi di celiachia includono:

1 Misura delle IgA totali nel sangue; può essere richiesta da sola o insieme ai test per ricerca degli autoanticorpi, per rilevare la carenza di IgA
2 I test più comuni per la ricerca degli autoanticorpi associati alla celiachia includono:

Anticorpi IgA anti transglutaminasi tissutale (anti-tTG), è il test ematico più sensibile e specifico per la celiachia  ed è quello più frequentemente richiesto. Il test per le IgG anti-tTG è meno specifico e sensibile rispetto a quello per le IgA, perciò viene richiesto solo nel caso in cui sia presente una carenza di IgA

Anticorpi IgA anti-DGP (gliadina deamidata), questo test può risultare positivo in alcuni soggetti negativi per gli anti-tTG, in modo particolare in età pediatrica; viene raccomandato in pazienti con carenza di IgA

Alcuni test meno comuni per la ricerca di autoanticorpi includono:

Anticorpi IgA anti-endomisio (EMA), può essere un utile test di conferma od esclusione in presenza di risultati non chiari

Anticorpi IgA anti reticulina (ARA), scarsamente sensibile e specifico rispetto ai test precedenti; non viene prescritto frequentemente

Fonte: https://labtestsonline.it/

 

n.b. Le informazioni presenti in questo articolo hanno uno scopo divulgativo e non devono in nessun caso sostituire l’attività medica, né essere alla base di prescrizioni, diagnosi o terapie gestite autonomamente