Diabete, prevenzione prima di tutto - Laboratorio Analisi Ars Sana

Il diabete è una malattia subdola, in quanto alcuni dei sintomi compaiono quando è già presente da anni. Sono molte le persone che scoprono di avere il diabete di tipo 2 in maniera casuale facendo un esame del sangue.

Per questo motivo, è molto importante fare gli esami per controllare periodicamente la glicemia. È l’unico modo per fare una diagnosi precoce nel caso la patologia si sia già sviluppata in modo asintomatico.

La diagnosi del diabete può essere più o meno rapida anche a seconda del tipo di diabete.

Nel diabete di tipo 1, chiamato anche diabete giovanile, c’è una sintomatologia più evidente, che rende la diagnosi più veloce. Solitamente infatti, il diabete di tipo 1 si manifesta in modo brusco. Accade spesso in relazione a un episodio febbrile, con sete (polidipsia), aumentata quantità di urine (poliuria), sensazione di stanchezza, perdita di peso, pelle secca e infezioni più frequenti.

Il diabete di tipo 2, invece, spesso non è diagnosticato al suo insorgere, per l’assoluta mancanza di sintomi. Questo perché, all’esordio della malattia, i valori di glicemia non sono così alti da provocare la sintomatologia descritta per il tipo 1. Si calcola che circa un terzo di tutti i pazienti diabetici non sappia di esserlo, fino a che non si trova a combattere con una complicanza molto seria, come un ictus o un infarto.

Ecco perché una diagnosi tempestiva è così importante. Permette di attivare tutti quei presidi terapeutici necessari a prevenire le complicanze più gravi di questa malattia.

Con il termine diabete si indica un gruppo di patologie correlate all’incapacità di produrre sufficiente insulina. Ciò causa elevate concentrazioni di glucosio nel sangue (iperglicemia) e può portare ad una serie di problemi di salute acuti e cronici, alcuni di essi pericolosi per la sopravvivenza.

L’insulina è l’ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas. Regola il trasporto di glucosio nella maggior parte delle cellule dell’organismo e collabora col glucagone, un altro ormone pancreatico, per mantenere le concentrazioni di glucosio entro limiti ristretti.

Se un individuo non è in grado di produrre sufficiente insulina, o se le cellule dell’organismo sono resistenti ai suoi effetti (resistenza all’insulina), allora viene trasportata una minor quantità di glucosio dal sangue all’interno delle cellule. I livelli di glucosio nel sangue rimangono alti.

Una concentrazione di glucosio molto alta nel sangue (iperglicemia acuta) può essere un’emergenza medica. L’organismo cerca di sbarazzarsi del glucosio in eccesso aumentando la produzione di urina. Questo processo può determinare disidratazione e squilibrio elettrolitico poiché sodio e potassio vengono persi con l’urina.

Le concentrazioni di glucosio che aumentano nel tempo e diventano cronicamente elevate possono non essere notate inizialmente. L’organismo cerca di controllare l’aumento di glucosio nel sangue, aumentando la produzione di insulina ed eliminando il glucosio con l’urina. Segni e sintomi di solito compaiono quando l’organismo non è più in grado di compensare le concentrazioni di glucosio ematico più alte.

Per controllare il diabete, è molto importante non affidarsi solo alle sensazioni di benessere o all’assenza di particolari sintomi, poiché questa patologia agisce spesso in modo silente.

Vediamo quali sono gli esami più importanti per monitorare il diabete, che è bene eseguire con una specifica frequenza:

Glucosio a digiuno (glicemia a digiuno) – questo esame misura le concentrazioni di glucosio nel sangue dopo un digiuno di 8-12 ore

HbA1c (anche chiamata emoglobina glicata): valuta la concentrazione media di glucosio nel sangue nei 2-3 mesi precedenti all’esame

Test da carico di glucosio nelle 2 ore (OGTT): prevede un primo prelievo a digiuno seguito dalla somministrazione al paziente di una bevanda contenente 75 grammi di glucosio e un altro prelievo a due ore dall’assunzione.

Il test delle urine è spesso richiesto insieme all’esame della glicemia a digiuno. Attraverso questo esame si valutano i livelli di glucosio nelle urine (glicosuria). Non deve però essere considerato tra gli esami diagnostici del diabete. Infatti, non si può scoprire di essere diabetici effettuando solamente questo esame.

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