
L’Emocromo (o esame emocromocitometrico) è l’esame di laboratorio di routine che si richiede più frequentemente. Perché? Il motivo è che grazie ai numerosi valori che fornisce, permette di comprendere se la persona ha qualcosa che non va e cosa andare ad indagare nello specifico.
In altri termini è un buon indicatore dello stato di salute generale.
L’emocromo è un esame che può fornire al medico importanti indicazioni relative alla parte corpuscolata del sangue, ossia quella occupata da globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Queste cellule sono prodotte nel midollo osseo e, quando sono mature, vengono rilasciate nel circolo sanguigno.
Globuli rossi (o eritrociti)
Sono prodotti nel midollo osseo e rilasciati nel circolo sanguigno quando diventano maturi. I globuli rossi contengono l’emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno nell’organismo. Solitamente la vita media dei globuli rossi è di circa 120 giorni, pertanto il midollo osseo deve continuamente produrre nuovi globuli rossi per rimpiazzare quelli invecchiati, degradati o perduti col sanguinamento. Se il numero di globuli rossi normali è insufficiente, il paziente è anemico e può mostrare sintomi come stanchezza e affaticamento.
Globuli bianchi (o leucociti)
Sono cellule che circolano nel sangue, nel sistema linfatico e nei tessuti; svolgono un ruolo importante nella difesa dell’organismo contro le infezioni, oltre che nelle infiammazioni e nelle reazioni allergiche.Sono presenti nel sangue in un numero relativamente costante, che può temporaneamente aumentare o diminuire in relazione a cosa accade nell’organismo. Ad esempio, un’infezione può stimolare l’organismo a produrre un numero alto di neutrofili per combattere le infezioni batteriche.
Piastrine
Sono le più piccole cellule del sangue; hanno la forma di piccoli dischi e sono prodotte dal midollo osseo. Le piastrine hanno una vita media di 10 giorni e svolgono un ruolo importante nella coagulazione del sangue.
In seguito a traumi o a piccole lesioni nelle pareti dei vasi sanguigni, i trombociti sono trasportati nella zona interessata dal sangue e si attaccano lungo i margini della ferita, bloccando progressivamente l’emorragia. Eventuali loro alterazioni possono incrementare il rischio di un eccessivo sanguinamento o predisporre alla formazione di ecchimosi.
L’emocromo può essere prescritto quando il paziente manifesta una serie di segni e sintomi associati a patologie che danneggiano le cellule del sangue. Quando un paziente mostra affaticamento o stanchezza o ha un’infezione o un’infiammazione o sanguinamenti, il medico può prescrivere un emocromo come supporto per diagnosticarne la causa e/o nel determinarne la severità.
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